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Sienite
Sienite
Sienite
Sienite

Sienite

Syenite

Una specie di Roccia magmatica

La sienite è una roccia magmatica plutonica intermedia, di composizione - relativamente ai minerali sialici - simile ai graniti, ma diversamente da questi ultimi è priva di quarzo o con quantità di quarzo relativamente piccole (<5% del volume totale della roccia). Il colore varia dal bruno al grigio e al violaceo (determinato dai cristalli di feldspato potassico). La tessitura è olocristallina faneritica, e può variare dall'equigranulare alla porfirica.

Informazioni generali su Sienite

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Proprietà fisiche di Sienite

Colori
Variabile ma tipicamente di colore chiaro
Venature
Bianco
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Proprietà chimiche di Sienite

Contenuto di silice (SiO2)
60% -65%

Caratteristiche di Sienite

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Tipi di rocce di Sienite

Le sieniti sono caratterizzate dalla prevalenza di uno o due feldspati alcalini. Un unico feldspato, che di norma è un ortoclasio pertitico (ovvero con smistamenti lamellari di albite all'interno), è tipico delle cosiddette sieniti "ipersolvus", ovvero cristallizzate in condizioni di bassa pressione e in assenza d'acqua. Se sono presenti due feldspati, uno è un ortoclasio pertitico e l'altro e un'albite antipertitica (ossia con smistamenti lamellari di ortoclasio all'interno). Ciò si verifica nelle cosiddette sieniti "subsolvus", ossia cristallizzate in condizioni di più alta pressione e in presenza d'acqua. Nelle sieniti il plagioclasio è presente in quantità comprese tra il 10 e il 35% in volume del totale dei feldspati, che da soli costituiscono più del 65% della roccia. Ai feldspati sono associati uno o più minerali ferro-magnesiaci, di solito anfiboli (orneblenda), biotite, più raramente Pirosseni (egirin-augite e/o egirina). Il quarzo, se presente, è interstiziale. Elementi accessori possono essere ossidi di ferro, zircone, apatite e titanite. Le quarzo-sieniti hanno quarzo compreso tra il 5 e il 20% in volume, le sieniti a foidi contengono fino al 10% in volume di feldspatoidi (solitamente nefelina) e/o olivina. Rappresentanti effusivi dei magmi sienitici sono i porfidi non quarziferi, che sono delle forme paleovulcaniche e molto rare, e le trachiti non quarzifere, che sono invece forme neovulcaniche e più diffuse, ma che di solito hanno colorazione chiara e struttura porfirica. Queste ultime sono notevolmente presenti nei Colli Euganei, sul monte Amiata, nei Monti Cimini e nei Campi Flegrei.

Formazione di Sienite

Le sieniti sono prodotti dell'attività ignea alcalina, generalmente formati in aree crostali continentali spesse, o nelle zone di subduzione della Cordigliera. Per produrre una sienite, è necessario fondere un protolite granitico o igneo a un grado di fusione parziale piuttosto basso. Ciò è necessario perché il potassio è un elemento incompatibile e tende ad entrare per primo in una fusione, mentre gradi più elevati di fusione parziale libereranno più calcio e sodio, che producono plagioclasio, e quindi un granito, adamellite o tonalite. A livelli molto bassi di fusione parziale si produce una massa fusa sottosatura di silice, che forma una sienite nefelina, dove l'ortoclasio è sostituito da un feldspatoide come leucite, nefelina o analcima. Al contrario, in determinate condizioni, grandi volumi di cristalli di anortite possono precipitare dal magma completamente fuso in un processo cumulativo mentre si raffredda. Ciò lascia una concentrazione di silice drasticamente ridotta nel resto della massa fusa. La segregazione della silice dalla massa fusa la lascia in uno stato che può favorire la formazione della sienite.

Composizione di Sienite

La componente feldspatica della sienite è prevalentemente di carattere alcalino (di solito ortoclasio). I feldspati di plagioclasio possono essere presenti in piccole proporzioni, meno del 10%. Tali feldspati sono spesso intercalati come componenti perthitic della roccia. Quando i minerali ferromagnesiani sono presenti nella sienite, di solito si presentano sotto forma di orneblenda, anfibolo e clinopirosseno. La biotite è rara, perché in un magma sienite la formazione di feldspato consuma quasi tutto l'alluminio, tuttavia possono essere inclusi fillosilicati ricchi di Al come l'annite. Altri minerali accessori comuni sono l'apatite, la titanite, lo zircone e gli opachi. La maggior parte dei sieniti sono peralcalini con alte proporzioni di elementi alcalini rispetto all'alluminio, o peraluminosi con una maggiore concentrazione di alluminio rispetto agli elementi alcalini e terrosi (prevalentemente K, Na, Ca).

Clasti di Sienite

Sodalite fluorescente

Significato culturale di Sienite

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Mappa di distribuzione di Sienite

In Italia: La sienite in Italia si trova nel plutone terziario e postorogenico di Biella, nella media Valle Cervo (Piemonte), dove forma un ampio anello discontinuo (20% dell'area totale) intorno al nucleo centrale di granito porfirico. Masse minori, associate alle prevalenti monzoniti, si trovano nel piccolo plutone triassico di Predazzo, nella Valle di Fiemme (Trentino). In Europa: In piccoli corpi in Svizzera, Germania, Norvegia, Portogallo, Svezia, a Plovdiv, Bulgaria, a Ditrău, in Romania e nelle Malvern Hills, nel Regno Unito. Nella provincia alcalina della penisola di Kola in Russia, dove esistono due giganteschi corpi di sienite nefelinica che compongono il massiccio del Lovozero e le montagne Khibiny. Nelle Americhe: Nei fiordi di Paatusoq e Kangerluluk (Groenlandia sudorientale), dove una baia all'interno di quest'ultima (Syenitbugt) e un promontorio (Syenitnæs) prendono il nome dalla roccia. In USA la sienite è presente soprattutto in Arkansas e Montana. Anche gli stati del New England ne hanno quantità considerevoli. Il "grande dicco sienitico" (The Great Syenitic Dike) si estende nella Carolina del Sud da Hanging Rock, attraverso Taxahaw fino alle miniere di Brewer e Edgeworth. Nel Michigan si trovano ciottoli di sienite a sodalite, portati dai ghiacciai quaternari dal Canada; hanno preso il nome commerciale di yooperlite. In Canada. In Asia: Corpo sienitici si trovano in varie parti dell'India. In Africa: Ad Assuan, in Egitto, e in Malawi, nella Riserva della foresta montana di Mulanje. In Oceania: In Australia la sienite si presenta come piccoli corpi intrusivi in ​​quasi tutti gli stati. La sienite è usata come pietra ornamentale. Tagliata in lastre lucidate, si usa per pavimentazioni, rivestimenti murali, monumenti funebri. A Biella fu tipicamente utilizzata come parte portante dei balconi, in lastre di spessore mai superiore ai 10 cm che non hanno mai richiesto manutenzione o riparazioni, esenti come sono da cavillature che le rendano aggredibili dal gelo e dotate di una resistenza meccanica ed agli urti ai massimi livelli tra i materiali lapidei. Viene anche ridotta in blocchetti per selciati e lastricati stradali. In Italia fu estratta dal 1830 al 1980 nella cava della Balma e in altre minori, in Valle Cervo. Della sienite della Balma sono fatti la base della Statua della libertà a New York e parte del pavimento e delle colonne dei portici di Via Roma e Via Garibaldi a Torino. Attualmente esiste una sola cava attiva: nel territorio di San Paolo Cervo, sulla strada che dal Santuario di San Giovanni d'Andorno porta alla Galleria Rosazza

Etimologia di Sienite

Il suo nome deriva da Siene, nome antico dell'odierna Assuan in Egitto, dove esistono grandi cave, sfruttate fin dall'antichità, di una roccia in realtà granitica, più che sienitica.

Domande comuni che le persone pongono

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