Minerali argillosi

Le argille formano fogli esagonali piatti simili alle miche. I minerali argillosi sono comuni prodotti di alterazione (inclusa l'alterazione del feldspato) e prodotti di alterazione idrotermale a bassa temperatura. I minerali argillosi sono molto comuni nei suoli, nelle rocce sedimentarie a grana fine come scisti, mudstone e siltstone e nelle ardesie e filliti a grana fine metamorfica. I minerali argillosi sono di solito (ma non necessariamente) ultrafini (normalmente considerati meno di 2 micrometri in dimensione secondo le classificazioni standard delle dimensioni delle particelle) e quindi possono richiedere tecniche analitiche speciali per la loro identificazione e studio. Queste includono diffrazione a raggi X, metodi di diffrazione elettronica, vari metodi spettroscopici come spettroscopia Mössbauer, spettroscopia infrarossa, spettroscopia Raman e processi di SEM-EDS o mineralogia automatizzata. Questi metodi possono essere integrati dalla microscopia a luce polarizzata, una tecnica tradizionale per stabilire le occorrenze fondamentali o le relazioni petrologiche.

Data la necessità di acqua, i minerali argillosi sono relativamente rari nel Sistema Solare, anche se si trovano ampiamente sulla Terra dove l'acqua ha interagito con altri minerali e materia organica. I minerali argillosi sono stati rilevati in diverse località su Marte, inclusi Echus Chasma, Mawrth Vallis, il quadrilatero di Memnonia e il quadrilatero di Elysium. La spettrografia ha confermato la loro presenza su asteroidi tra cui il pianeta nano Cerere e Tempel 1, nonché sulla luna di Giove Europa.