La massa prevista di sterili di argilla diamantata (saponite) da scaricare dopo la lavorazione del minerale rappresenta milioni di tonnellate. È preoccupante, quando macro e microcomponenti si trovano in concentrazioni non pericolose, vengono compiuti meno sforzi nella gestione ambientale degli sterili, sebbene i sedimenti tecnogenici offrano prospettive di riutilizzo e valorizzazione oltre il loro smaltimento tradizionale. La saponite è un esempio dimostrativo del costituente degli sterili che viene spesso lasciato ingiustamente maltrattato. La riduzione dell'impatto degli sterili può essere ottenuta mediante il riutilizzo delle rocce argillose di magnesia immagazzinate ottenute dalla sospensione contenente saponite. La separazione elettrochimica aiuta a ottenere prodotti contenenti saponite modificata con concentrazioni di minerali del gruppo smectite elevate, dimensioni inferiori delle particelle minerali, struttura più compatta e maggiore area superficiale. Queste caratteristiche aprono possibilità per la produzione di ceramiche di alta qualità e assorbenti di metalli pesanti da prodotti contenenti saponite. Inoltre, la macinazione della coda avviene durante la preparazione della materia prima per la ceramica; questo ritrattamento dei rifiuti è di grande importanza per l'uso della pasta di argilla come agente neutralizzante, poiché per la reazione sono necessarie particelle fini. Esperimenti sulla deacidificazione Histosol con la sospensione di argilla alcalina hanno dimostrato che la neutralizzazione con il livello medio di pH di 7,1 è raggiunta al 30% della polpa aggiunta e un sito sperimentale con erbe perenni ha dimostrato l'efficacia della tecnica. Inoltre, la bonifica dei terreni perturbati è parte integrante della responsabilità sociale e ambientale dell'azienda mineraria e questo scenario risponde alle necessità della comunità sia a livello locale che regionale.